Facebook ha più utenti di qualsiasi altro social network
2,07 miliardi di utenti attivi mensili , per essere precisi. Questo è più di un terzo dell'intera popolazione del mondo, per non parlare delle oltre 50 milioni di pagine business che in qualche caso arrivano a raccogliere più di 2.5 miliardi di commenti ogni mese.
Un numero molto alto di utenti che con una solida comprensione di chi siano di come utilizzano la rete, è possibile sviluppare una strategia per trovare e coinvolgere i clienti più importanti.
Gestire in modo efficace un pagina Facebook è una task fondamentale per chi ha intenzione di investire sui social e su una strategia digitale coerente. Per farlo, però, è necessario affidarsi a professionisti: non a caso quella del Social Media Manager è tra le nuove professioni digitali richiestissime dal mercato ma altrettanto difficili da trovare e le aziende – le più sensibili a una cultura digitale, almeno – sono ormai disposte a investire budget cospicui per assicurarsi al proprio interno le social media skill indispensabili.
E' sbagliato pensare che il lavoro del Social Media Manager si limiti a postare contenuti su Facebook, Twitter e simili, e al massimo a rispondere a un paio di commenti.
Curare i canali social significa mettere in gioco non solo conoscenze tecniche (rispondendo a specifiche domande, come: i tool migliori per la propria strategia digitale, come si calcola il ritorno sopra gli investimenti e come fare per massimizzarlo, quali sono le scelte di contenuto che premiano il coinvolgimento delle community), ma anche occuparsi delle dinamiche delle interazioni umane e i rapporti interpersonali.
Che sia responsabile di pagine con centinaia di migliaia di follower o che si occupi di gestire la pagina Facebook del bar di paese, insomma, un social media manager non può prescindere, a sentire gli esperti, da alcune “mansioni” fondamentali:
1. Sviluppare una Social Media Strategy
Se non è basato su una chiara strategia anche l’essere sui social rischia di passare inosservato. Prima di cominciare a condividere post, twittare o pubblicare foto su Instagram, chi si occupa di social media management deve stabilire, allora, a cosa serve la propria presenza digitale: si vuole aumentare la propria brand awareness o il traffico verso il proprio sito web? Oppure serve, invece, incrementare le conversioni e gli acquisti se si tratta di un eCommerce, per esempio? Stabilire degli obiettivi e perseguirli, insomma, è indispensabile per la gestione efficace dei propri canali.
2. Fare del brand il protagonista
A partire dalle basi, anche quando si tratta semplicemente della scelta delle immagini di profilo e di copertina o di altri elementi dell’identità visiva, i canali social e i contenuti ospitati al loro interno devono rispecchiare completamente e al meglio l’immagine e i valori del brand. Ciò non significa, però, che essi non vadano customizzati al target specifico a cui ci si rivolgono.
3. Pianificare e programmare
Un Social Media Manager che si rispetti non vorrà mai lasciare nulla al caso e al momento. Meglio, quindi, pianificare il proprio calendario editoriale, almeno su una base mensile che tenga conto di festività, occasioni speciali, lancio di prodotti o promozioni, etc. A livello operativo, poi, potrebbe essere più comodo programmare i post in anticipo con uno dei numerosi software pensati ad hoc. Questo serve a evitare che un imprevisto, una consegna da rispettare, una riunione dell’ultima ora che tengono lontani da ufficio e PC impediscano di seguire e rispettare il calendario social.
4. Rispondere a commenti e messaggi
Non è solo un luogo comune: i tassi di risposta a commenti, messaggi, menzioni, tag degli utenti da parte delle pagine ufficiali sono quasi sempre bassissimi. Il risultato? Ci si limita a utilizzare pagine Facebook, account Twitter e simili come fossero vecchi canali unidirezionali. Un buon social media manager deve assicurarsi, allora, di rispondere a qualsiasi commento o messaggio ricevuto ed entro un arco di tempo ragionevole. Nel secondo caso è più semplice: basta settare almeno una risposta programmata che avvisi l’utente della ricezione del messaggio e che qualcuno risponderà quanto prima alla sua richiesta. È un sinonimo di attenzione e cura nei confronti dei propri potenziali clienti.
5. Gestire i propri follower
Quando il budget lo permette, meglio affidarsi a un community manager che ben conosce e può interpretare le dinamiche di relazione tra fan di una pagina e utenti social. Ci sono, però, step che anche un semplice Social Media Manager può compiere:organizzare gli utenti in liste, dove ovviamente le piattaforme lo permettono, in modo da riconoscere influencer e leader d’opinione, media, clienti “fedeli”, etc.
6. Fare social media advertising
Il Social Media Marketing da solo non basta, soprattutto se si considera quanto è affollato l’ambiente e quanto scarsa è l’attenzione degli utenti. Un buon Social Media Manager, quindi, deve essere in grado di pensare anche a un investimento strategico in ads che consenta di massimizzare i risultati con budget spesso tutt’altro che cospicui.
7. Puntare su contest e premi
Lo hanno dimostrato alcune delle campagne social più riuscite per il Natale 2016: organizzare contest, concorsi e giochi a premi può essere una strategia social piuttosto riuscita. Il brand? Ne guadagna in termini di semplice visibilità e di engagement della propria fanbase. Senza contare che se la partecipazione è vincolata ad una registrazione tramite mail non si fa altro che arricchire il proprio database.
8. Monitorare i propri risultati
Lo si può fare producendo un report su base mensile, per esempio. È un modo per vedere quali obiettivi sono stati già raggiunti e cosa, invece, c’è ancora da fare. Serve anche, però, a rivedere in corso d’opera la propria strategia social e adattarla al proprio target di riferimento.
9. Parola d'ordine: aggiornamento
Quello dei social media è un mondo in continua trasformazione: cambiano gli strumenti, cambiano gli algoritmi e, a volte, non basta “copiare” dai contenuti più virali del periodo i principi per una strategia social vincente. L’unica cosa che si può fare è rimanere costantemente aggiornati sulle novità del settore e imparare dalla propria stessa presenza in questi ambienti, anche quando ciò significa esporsi al rischio fail.